DOMENICA 27 ottobre ore 16.30
la compagnia teatrale
CONTRASSENZIO
presenta
LA COMMEDIA DELL’ERRARE
liberamente ispirata alla COMMEDIA DEGLI ERRORI di Shakespeare
Un naufragio in mare. Una famiglia spaccata a metà, tratta in salvo su due coste opposte del mar Mediterrano, in due città avverse e rivali. Il padre Egeone, insieme ad uno dei figli ed al suo servo, trova rifugio in patria. La madre Emilia, insieme all’altro figlio ed al suo servo, trova ospitalità in una città straniera dove provano a rifarsi una vita. Ma gli uni non sanno più nulla degli altri. Li credono dispersi o, peggio, morti.
Pare l’avvio di una tragica storia del presente ed è invece l’antefatto di una delle prime opere shakespeariane: La commedia degli errori. Ad essa è liberamente ispirata la messinscena, tutta basata sul classico intreccio dello scambio d’identità. Eh sì, perché i figli di Emilia ed Egeone sono due gemelli, uguali come due gocce d’acqua ed entrambi chiamati Antifolo. Ed i rispettivi servi sono anch’essi fratelli gemelli, separati alla nascita ed entrambi chiamati Dromio. Anni dopo il naufragio tutti i protagonisti della storia si troveranno nello stesso momento a loro insaputa in quella medesima città dal sapor mediorientale in cui ormai vive Emilia. Ma qui Egeone, riconosciuto come straniero di una città nemica, viene condannato a morte dal Duca, algido mascherone simboleggiante la cieca giustizia. E mentre si consuma la tragedia di Egeone, si sviluppa l’intreccio comico con una serie di incidenti basati sullo scambio d’identità. Ne scaturiscono baruffe, seduzioni, arresti, accuse di infedeltà, furti, pazzia, possessioni diaboliche, che coinvolgono Adriana e Luciana, rispettivamente moglie e cognata di uno dei due Antifolo, ma anche un esorcista, i mercanti e le cortigiane della città. Tutto si risolverà con il più classico dei finali felici ed una sorpresa.
Lo spettacolo, sia pur giocato su toni farseschi, invita a riflettere se l’errare, ossia il migrare di terra in terra alla ricerca dei propri affetti nella speranza di una vita felice, sia davvero da considerarsi un errore così grave.