sabato 25 marzo ore 21
LiberTANGO
dalle origini a Piazzolla
Grande spettacolo di Tango dell’Accademia di Tango Argentino MILONGUEANDO
Ballerini: Patricio Rey (Buenos Aires) e Cristina Scimè, Gianluca Berti e Federica Bolengo
con Enea Leone (chitarra) e Roberto Bongianino (bandoneon)
Astor Pantaleón Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921 – Buenos Aires, 4 luglio 1992) è stato un musicista, compositore e arrangiatore argentino.
Riformatore del tango e strumentista d’avanguardia, è considerato il musicista più importante del suo Paese, il nuevo tango di Piazzolla è diverso dal tango tradizionale perché incorpora elementi presi dalla musica jazz e fa uso di dissonanze e altri elementi musicali innovativi; Piazzolla ha inoltre introdotto, a partire dal «Conjunto Electronico», l’uso di strumenti che non venivano utilizzati nel tango tradizionale.
Oggi Piazzolla è ritenuto a tutti gli effetti uno dei più grandi compositori del Novecento e gode di stima e fama in tutto il mondo. Le sue composizioni sono interpretate da grandi orchestre e da famosi musicisti classici, oltrechè da numerosi jazzisti. Con la sua opera, il passionale musicista argentino ha dimostrato che il tango può essere un’espressione eterna dello spirito umano.
Astor nacque in quel giorno, in cui da bambino, mentre i suoi coetanei giocavano a pallone, rincorrendosi nei cortili polverosi della periferia di Buenos Aires, lui si nascose in un Tango Caffè.
La storia narra che passò tutto il pomeriggio con gli occhi spalancati, le mani sotto il mento, rapito come solo i bambini sanno fare, a guardare un maestro di Bandoneon provare nuovi tanghi.
Pochi anni più tardi al giovane Astor, il padre che lui chiamava affettuosamente Nonino, gli regalò un bandoneon. E il tango non fu più uguale a prima.
Piazzolla era già cosi geniale, e precursore della nuova era che stava attraversando il tango, che quando suonava nell’Orchestra di Anibal Troilo, il “bandoneon maggiore di Buenos Aires”, i suoi arrangiamenti erano talmente innovativi, le sue fughe talmente veloci, le sue melodie così nuove e scure, che erano impossibili da ballare.
E allora Anibal li cambiava di notte, perché lui voleva una musica per il ballo, che i ballerini potessero facilmente interpretare, da vendere, e finiva sempre col litigare il mattino dopo con l’incompreso Astor.
Infine Piazzolla si costruì una Orchestra tutta sua, e ci lasciò capolavori come Libertango, Oblivion, la Trilogia del Angel e tantissimi altri.
Pensate che il suo brano più famoso nacque una notte, in cui Astor di ritorno da una breve tournee in Uruguay, venne a sapere rientrando in casa da sua madre, e sua moglie, dell’improvvisa morte di quel padre che amava tantissimo.
Astor senza dire nulla, si chiuse nella sua camera, e a un certo punto i suoi famigliari dopo un breve silenzio, sentirono una melodia struggente e dolcissima, e in poco meno di 40 secondi nacque, dedicata a suo padre, Adios Nonino.
Ingresso €15
info e prenotazioni 022826786 – 3939461215
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