Borsa Teatrale Anna Pancirolli – la finale trasloca online!

Con vivo e grande dispiacere, ma con forte senso di responsabilità civile nei confronti dei finalisti e dei componenti della giuria, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Amici di Anna ha deciso con parere unanime di annullare la Selezione Finale della Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2020 prevista per il 25 Ottobre al Teatro Edi del Barrios.
Adempiuto questo passo, al fine di tutelare la salute di tutti, riteniamo però opportuno non disperdere il risultato delle Selezioni di Settembre e giungere, con altra modalità, all’assegnazione della Borsa.

Non sembrandoci  opportuno rimandare  l’evento ad una data successiva, in quanto nessuno è in grado di valutarne una migliore, si e deciso che i 20 minuti, differenti dai primi, verranno ripresi con un video.
Sulla scorta di quanto già presentato a settembre e sul contenuto del  video, la Giuria assegnerà la Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2020 ed il Premio Enea Ellero il cui risultato vi verrà comunicato  tramite Zoom in una data da concordare

Certamente  la finale in questo modo non avrà l’atmosfera carica di suspense che c’è di regola in teatro in attesa dei risultati ma siamo rammaricati di non poter fare altrimenti.

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Nel corso di tutta la giornata di domenica 25 ottobre avrà luogo, purtroppo a porte chiuse, la terza e ultima selezione della Borsa Teatrale Anna Pancirolli.

Due finalisti per il premio di teatro sociale Enea Ellero, che affianca la borsa dedicata ad Anna Pancirolli: la vita dei vecchi all’interno di una struttura sanitaria è la cornice delle maschere dei giovani esordienti del gruppo Officine Culturali in Centro anziani Villa Pia, dove un bambino arriva a sconvolgere l’aria ferma della casa di riposo.
Prendono a pretesto il viaggio di Ulisse i ragazzi di Scialla, laboratorio teatrale condotto da operatori provenienti dall’esperienza di Atir, un mosaico di giovinezza e di sensazioni, in Il leggero peso della fine.

Per il premio principale (5.000 euro e una circuitazione a Milano) si sono qualificati sei lavori.

I fortissimi e dirompenti spasmi di danza dei due protagonisti di La foresta, Compagnia Pesci & Ortica, convincenti anche nella tenuta attorale e nella messa in scena, a tratti poetica.
Gli archetipi ecologici nel caleidoscopico Radici di Gabriele Anzaldi e Simone Corso, un libro, un tavolo, due figure ma sei personaggi surreali per il tema di declinazione ambientale;
I performer, attori, danzatori, autori che indagano il presente, le relazioni, che cercano di riempire un vuoto, lo spazio e il niente, e di reinventare il teatro, in (O) pera didascalica di Alessandro Paschitto.
Sciu Sciu del Collettivo Trappen Witz, che con spirito documentaristico ci fa scoprire che nei mari di Gaeta esiste un problema taciuto di scorie nucleari.
La cura del fiore, un cammino che ricorda Godot, con due viandanti alla scoperta di quel che resta del mondo dopo un evento catastrofico.
Il destino e l’autobiografia di tutti noi, le tre donne di Quirk of fate”, di Tojla Djokovic, interessante variazione sul tema dei capricci del destino.

Il premio dimostra che il teatro è ancora una forma di resistenza: questi giovani interpreti sembrano dirci che siamo esplosi in un delirio di onnipotenza e al genere umano tocca ricostruire tutto, a partire da frammenti di sentimenti, di storie, con uno spazio da reinventare. Abbiamo bisogno di renderci responsabili dei grandi problemi del presente, di indagare su noi stessi e sul nostro ambiente, senza perdere mai umanità, forza e sorrisi.

Quelli che animano questi ragazzi.

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