25 aprile, il Barrio’s con i TERRITORI RESISTENTI a Casa della Memoria

25 APRILE 2017 ore 18.00

CASA DELLA MEMORIA
via Federico Confalonieri 14, Milano – MM5 Isola

In collaborazione con

Teatro della Cooperativa
Teatro Officina
ATIR/Teatro Ringhiera
Teatro Edi/Barrio’s
e.s.t.i.a. Cooperativa Sociale

Presenta

TERRITORI RESISTENTI

“Territori Resistenti-III Edizione” segna la continuità del progetto Territori Resistenti, nato tre anni fa per volontà di “TTT- Tre Teatri di Territorio” ovvero Teatro Officina, Teatro della Cooperativa e ATIR/Teatro Ringhiera cui si sono aggiunti l’anno scorso il Teatro Edi/Barrio’s e quest’anno la Cooperativa Estia, che opera teatralmente dentro il carcere di Bollate.

Quartieri importanti per la Resistenza come Niguarda, Gorla, Chiesa Rossa, Barona a cui si aggiunge ora, in un’ottica strategica di Città Metropolitana, una realtà così densa simbolicamente come il Carcere di Bollate, un avamposto delle pratiche sociali virtuose e inclusive.

Confermando il focus tematico delle scorse edizioni − la dialettica fra Resistenza ieri e oggi − e ribadendo la vocazione di Teatri di Territorio a farsi testimoni e portavoce del mondo giovanile, l’evento Territori Resistenti vuole dare voce alle diverse forme in cui la Resistenza oggi si esprime e dedicare, entro questa cornice di riferimento, un’attenzione al tema del lavoro, non solo perché fortemente sentito dai giovani, ma anche perché riteniamo possa costituire un ponte valoriale significativo e utile per trasmettere l’etica della Resistenza a generazioni che rischiano di non avere riferimenti morali.
IN PROGRAMMA

TTT_cartolinaR_17 aprile h10

Teatro della Cooperativa
Quartiere Niguarda – Municipio 9

La lettura scenica “Mi scusi, il tram per San Vittore?” nasce all’interno del progetto didattico e teatrale rivolto alle scuole secondarie di I e II grado “Dalla fabbrica ai lager”, coordinato e condotto da Renato Sarti.

Riferimento del lavoro progettuale è stato l’omonimo libro di Giuseppe Valota, presidente dell’ANED di Sesto San Giovanni e Monza, che affronta il tema della deportazione operaia in seguito ai grandi scioperi che paralizzarono l’area industriale a nord di Milano.

A partire dalle testimonianze, soprattutto delle mogli, delle figlie, delle sorelle dei lavoratori deportati, gli studenti sono stati coinvolti nell’elaborazione di un testo originale che li ha messi a confronto con temi quali l’impegno e la convivenza civile, il rispetto per l’altro e i valori della democrazia.

Teatro Officina
Quartiere Gorla – Municipio 2

Il Teatro Officina propone una dialettica fra ieri ed oggi declinata attraverso la lettura di un brano di Pasolini tratto da “Le ceneri di Gramsci”. Alcuni giovani rispondono con il loro punto di vista sull’oggi, mostrando cosa è cambiato dopo la “mutazione antropologica”.

A seguire un cameo dedicato al tema della nocività nei luoghi di lavoro: un brano di Petrolkiller (tratto dal omonimo libro di Gianfranco Bettin) e la poesia del poeta operaio Brugnaro dal titolo “Resisti”, in cui si commenta la sentenza di assoluzione del Petrolchimico di Mestre al Processo per i lavoratori morti per le condizioni di nocività.
Teatro Edi/Barrio’s
Quartiere Barona – Municipio 6

Il Barrio’s propone come proprio modello di Resistenza il suo progetto “Facciamo un’Orchestra”. In collaborazione con l’Associazione Song onlus e ispirato a “El Sistema” venezuelano fondato dal M° Abreu, e promosso in Italia dal M° Abbado, si basa sulla convinzione che la musica sia veicolo di coesione e integrazione, della crescita, ma anche un ottimo strumento di emancipazione personale.
Nell’ultimo anno all’originario progetto si è aggiunto un ulteriore gruppo di lavoro, la “Light Orchestra”, costituita da ragazzi richiedenti asilo ospitati in alcuni centri di accoglienza di Milano (via Corelli, via Mambretti, Caserma Montello). La musica e gli strumenti musicali propongono loro una riconquista dell’identità e una differente possibilità di relazioni.

Le due orchestre suoneranno insieme, proponendo il loro personalissimo modello di democrazia fatto di identità, uguaglianza, convivenza.
e.s.t.i.a. cooperativa sociale
Quartiere Quarto Oggiaro- Municipio 8

“Lavorare stanca”, spettacolo di Matilde Facheris che rivolge la sua attenzione alle esperienze lavorative e agli eventi complessi di France Telecom degli scorsi anni, nasce nella visione critica del tema del lavoro contemporaneo.

Un modo per parlare di noi oggi nella indeterminatezza del nostro lavorare e della sua prospettiva. Chiedersi oggi cosa significa autonomia e partecipazione significa per tutti “dignità del lavoro” ed è questa oggi la più frequente azione di resistenza ad un cambiamento che vorrebbe vederci in balìa delle grandi economie.

ATIR/Teatro Ringhiera
Quartiere Chiesa Rossa – Municipio 5

Lettura a cura di Arianna Scommegna e Matilde Facheris di diversi estratti dello spettacolo “1943. COME UN CAMMELLO IN UNA GRONDAIA dalle Lettere dei Condannati a Morte della Resistenza Europea”, progetto e regia Serena Sinigaglia, produzione ATIR.

“E tuttavia ti faccio questa cosa orribile di lasciarti. Il fatto è che non ci siamo solo noi e il nostro amore a questo mondo: c’è tutta una vita che può rendere felici o infelici noi e gli altri, ed è per quella felicità, più grande della nostra, ma che la comprende, che io sono partito… Dopo che a te, non ho creduto che a una cosa, ed è quella per cui muoio. Ero capace di essere uomo, con un ideale e un senso del dovere. È duro, lo sai, ma io terrò il colpo, tu potrai essere fiera di me…”.

George Citerne (Morand), di anni 38, attore, militante nei Franchi Tiratori Partigiani Francesi, fucilato senza processo il 7 marzo 1944.

Dall’ultima lettera alla moglie.

 

 

INGRESSO LIBERO

 

INFO: Comune di Milano | Cultura – Direzione Musei Storici, Ufficio Comunicazione

+39 02 884 62451 / 53191 | c.casadellamemoria@comune.milano.it | www.casadellamemoria.it

 

 

 

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